RICORRENZE E FESTIVITÀ 14 maggio: festa dei Santi Vittore e Corona, Patroni della città di Feltre
22 maggio: Festa di Santa Rita (presso la Chiesa di San Giacomo)
29 giugno - Santi Pietro e Paolo
Prima domenica di agosto: Celebrazione del Palio di Feltre
18 settembre: San Vetorét in ricordo della traslazione dell′urna dei Santi Martiri dalla Cattedrale al Santuario
Seconda domenica di settembre: Festa dei collaboratori parrocchiali
7 novembre: San Prosdocimo
20 novembre: Festa della Dedicazione (1882)
CELEBRAZIONI Nei venerdì di Quaresima alle ore 17,00 si svolge la Via Crucis
Nei mesi di maggio ed ottobre alle ore 17,00 la preghiera quotidiana del S. Rosario davanti l′Altare della B. V. Maria
SPAZI Presso la Parrocchia sul lato di Piazzale Cambruzzi, ha la propria sede l′Associazione Caritas feltrina e la Caritas interparrocchiale.
Nella Sala della Biblioteca, accedendo sotto il volto che congiunge il Sagrato con Piazzale Cambruzzi, trovano sede le attività formative delle parrocchie, il Gruppo di muto aiuto il sabato mattina; Il Gruppo biblico, il percorso degli Esercizi spirituali nella vita ordinaria.
La Sala Pio X è disponibile per incontri e per attività formative.
L′Oratorio dell′Annunziata è uno spazio espositivo e può accogliere conferenze.
STORIA Ai piedi del colle delle Capre, in quello spazio che dall′inizio della cristianità ad oggi continua ad essere il luogo privilegiato di preghiera della comunità feltrina, sorge la Cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo e al suo discepolo San Prosdocimo. Quest′area, infatti, divenne il baricentro religioso e, fino alla seconda metà del Duecento, anche politico della città, in quanto sede del potere spirituale e temporale del vescovo-conte.
Il corpo della chiesa fu riedificato, in forme semplici e nitide rinascimentali, dopo il 1510 in seguito ai danni inflitti dall′invasione delle truppe imperiali della Lega di Cambrai, trasformando le cappelle laterali crollate o pericolanti in due navate. Gli interventi di ricostruzione e di ampliamento interessarono anche la facciata: fu inserita nella parte centrale una raffinata decorazione a graffito di Lorenzo Luzzo, raffigurante San Prosdocimo in trono tra San Vittore e Santa Corona, purtroppo parzialmente mutilata per la riapertura del rosone nel 1894.
Costeggiando la chiesa si scorge il campanile, eretto nel 1392 e parzialmente rimaneggiato nel 1690. Di particolare effetto è la monumentale abside gotica, di forma poligonale, che dall′interno rivela agli sguardi più attenti una lieve deviazione a sinistra, simbolo del capo reclinato di Cristo sulla croce. Il presbiterio è impreziosito dalla cattedra vescovile del vescovo Adalgerio Villalta (cimelio monolitico del XIII secolo), da un monumento funebre di Tullio Lombardo, da un altare barocco che custodisce una pala settecentesca di Antonio Lazzarini e da un crocifisso intagliato probabilmente da Vittore Scienza e dipinto da Lorenzo Luzzo. Scendendo sotto il presbiterio si apre la cripta (XI sec.), a tre navate, recuperata nei primi decenni del Novecento: è la parte più antica dell′intero complesso e custode gelosa di significative testimonianze delle chiese precedenti.
Aggirata l′abside della Cattedrale, lungo la salita gradinata, appare un edificio semplice ed elegante dal profilo leggiadro dell′ampio portico secentesco cinto da un′agile balaustra: è il Battistero. Originariamente il sacello era dedicato a San Lorenzo, fu poi trasformato in battistero, in seguito probabilmente all′abbandono di quello a pianta circolare che sorgeva davanti alla Cattedrale, e nel Cinquecento fu intitolato alla Beata Vergine del Rosario. Testimone del cambio di destinazione è la monumentale vasca battesimale monolitica del 1399, custodita all′interno, con copertura lignea, dipinta e sovrastata da una sculturina di San Giovanni Battista di Francesco Terilli. Scendendo nel sottopassaggio, che unisce il battistero con l′ex convento di San Pietro, si possono scorgere le tracce più antiche della chiesa e del luogo sul quale sorge: un′abside paleocristiana e i resti di strutture di epoca romana (ipocausti). Frequenti sono stati nel corso dei secoli i rinnovamenti e, in particolare, le inversioni di orientamento dell′edificio: infatti il lato orientale conserva uno squisito portale lapideo quattrocentesco, decorato "a candelabre", che costituiva l′antico ingresso principale della chiesa.
Opere pregevoli della pittura feltrina del Cinquecento, come la Madonna della Misericordia e il San Giovanni Battista di Pietro de′ Marascalchi, e della scultura del Seicento, quali le statue lignee di San Pietro, del Redentore e di San Prosdocimo di Francesco Terilli, decorano gli altari delle navate; armadi lignei, arredi canonicali, ritratti vescovili e fastosi corredi liturgici ornano con gusto le sale della sacrestia. L′organo, posto in opera nel 1767, è del celebre organaro veneto Gaetano Callido.
Sotto il sagrato si sviluppa un′area archeologica che conserva resti monumentali di epoca romana e medievale.
Già cattedrale dell′antica diocesi di Feltre, ha assunto il titolo di concattedrale a seguito della piena unione delle diocesi di Belluno e Feltre disposta dalla Congregazione per i Vescovi il 30 settembre 1986 (
fonte).